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Ordine Militare ed Ospedaliero di San Lazzaro di Gerusalemme

PAPA FRANCESCO 21 APRILE 2025

Nato nel quartiere di Flores a Buenos Aires il 17 dicembre 1936 da una famiglia di origine piemontese appartenente alla piccola borghesia, è il primogenito di Mario Bergoglio e di Regina Maria Sivori Da parte di padre, il bisnonno Francesco era nativo di Montechiaro d'Asti, mentre il nonno Giovanni Angelo era nato in località Bricco Marmorito di Portacomaro Stazione, frazione di Asti non lontana da Portacomaro, ove è sopravvissuto un ramo della famiglia; la nonna Rosa era originaria di Piana Crixia in provincia di Savona. Da parte materna, il nonno era originario di Santa Giulia di Centaura, frazione collinare di Lavagna in provincia di Genova; la nonna era originaria della frazione Teo di Cabella Ligure, in provincia di Alessandria. Da ragazzo ebbe una fidanzatina alla quale un giorno si dichiarò dicendo "Se non mi sposo con te, mi farò prete", ma lei non gli rispose mai. Studiò chimica presso una scuola tecnica argentina e ottenne un diploma di tecnico chimico, si mantenne per un certo periodo facendo le pulizie in una fabbrica di calzini e poi facendo anche il buttafuori in un locale malfamato di Córdoba.
All'età di 17 anni decise di intraprendere la vocazione sacerdotale. A 22 anni entrò nel seminario diocesano di Villa Devoto, un barrio di Buenos Aires allora retto da sacerdoti gesuiti e dopo qualche tempo decise di entrare nella Compagnia di Gesù; Nel 1960 venne inviato in Cile per completare il noviziato. L'anno successivo tornò in Argentina per continuare gli studi umanistici. Studiò filosofia e ottenne la laurea in teologia presso il Colegio Máximo de San Miguel. Imparò anche il francese, l'italiano, il tedesco, l'inglese, il latino e il greco. Il 13 dicembre 1969 fu ordinato sacerdote dall'arcivescovo di Córdoba monsignor Castellano.
Tra il 1970 e il 1971, continuò la sua formazione in Spagna, e il 22 aprile 1973 prese l'impegno solenne e definitivo all'interno dell'Ordine dei Gesuiti. Tornato in Argentina, divenne maestro di novizi, professore di teologia, consultore della provincia dei gesuiti e rettore del Collegio. Il 31 luglio 1973 venne nominato provinciale dei gesuiti dell'Argentina. Dopo sei anni, tra il 1980 e il 1986, tornò a lavorare nel settore universitario come rettore del collegio di San Giuseppe e parroco a San Miguel. Nel 1986 si recò in Germania per completare la sua tesi dottorale, ma poi venne mandato a Buenos Aires e successivamente a Córdoba, dove lavorò come direttore spirituale e confessore.
Durante la dittatura militare in Argentina (1976-1983), il regime perseguitò molti dei teologi e dei sacerdoti che si erano avvicinati alla teologia della liberazione. Alcuni membri della Compagnia di Gesù furono coinvolti direttamente in attività politiche, e ciò portò alla repressione del regime. Durante questo periodo, Bergoglio si trovò in una posizione difficile, cercando di proteggere i membri della sua comunità religiosa senza compromettere la sua posizione con il governo militare. Alcuni critici hanno insinuato che il suo impegno per la giustizia sociale fosse più cauto rispetto a quello di altri suoi confratelli gesuiti. È stato un tema di dibattito se Bergoglio fosse stato abbastanza attivo nell'affrontare le violazioni dei diritti umani commesse dal regime. In realtà Bergoglio si impegnò attivamente per proteggere i religiosi perseguitati associati alla teologia della liberazione. Quando partecipò nel 1979 a Puebla alla terza conferenza generale del Consiglio episcopale latinoamericano, fu tra i principali oppositori di questa corrente. Nel 1992 fu nominato vescovo ausiliare di Buenos Aires e titolare di Auca[ , nel 1997 arcivescovo coadiutore di Buenos Aires e nel 1998 successe come arcivescovo della stessa arcidiocesi (al cui incarico è tradizionalmente associato anche Il ruolo di Gran Cancelliere dell'Università Cattolica Argentina). Nel 2001 fu nominato cardinale da Papa Giovanni Paolo II. Dal novembre 2005 al novembre 2011 ricoprì la carica di presidente della Conferenza Episcopale Argentina. Successivamente fu membro del Pontificio consiglio per la famiglia e della Pontificia Commissione per l'America Latina. Il cardinale Bergoglio era considerato uno dei candidati più in vista per l'elezione a pontefice nel conclave del 2005; secondo la ricostruzione del conclave operata dal vaticanista Lucio Brunelli sulla base del supposto diario di un cardinale elettore, Bergoglio sarebbe stato il cardinale più votato dopo Ratzinger. Pur se tradizionalmente il presule aveva sempre rifiutato incarichi di un certo peso nella curia romana, anche i cardinali che votarono per Carlo Maria Martini puntavano sul porporato argentino, che poteva contare sui voti di quasi tutti i cardinali provenienti dall'America Latina. Al secondo scrutinio i voti per Ratzinger aumentarono rispetto al primo, ma anche Bergoglio ottenne un numero di preferenze non trascurabile: i sostenitori di Bergoglio miravano a fargli ottenere 40 voti. Al terzo scrutinio a Ratzinger mancavano pochissimi voti per essere eletto: diversi cardinali del blocco di Bergoglio, allo scrutinio successivo, diedero a Ratzinger i voti che gli mancavano per l'elezione. Il pontificato di Benedetto XVI fu bruscamente interrotto quando, l’11 febbraio 2013, durante il concistoro per la canonizzazione dei martiri di Otranto, lo stesso papa annunciò le proprie dimissioni, rese poi effettive il 28 febbraio seguente.
Il Conclave iniziò il pomeriggio del 12 marzo. L’elezione avviene la sera del giorno dopo, al quinto scrutinio. Bergoglio assume il nome di Francesco in onore di san Francesco d'Assisi. È il primo gesuita a diventare papa e il primo pontefice proveniente dal continente americano (nonché il primo extraeuropeo dai tempi di Gregorio III).